pon-banner

Metaverso per le imprese: a che punto siamo?

Blog 7-03-2022

Metaverso! Ne parla chiunque; eppure, non si può negare l’evidente perplessità e, per certi versi titubanza, che molte persone hanno in merito a questa nuova dimensione.

Dare delle risposte a domande relative alla cosa sia e quali possono essere le sue applicazioni permette di capire le opportunità che oggi ha il Metaverso per le imprese.

Un’opportunità che non è una semplice moda del momento; è qui per restare.

Cos’è un Metaverso?

A volte si parla di realtà virtuale, altre di applicazioni di realtà virtuale. E poi non si sa come, si finisce sempre per nominare termini come nft, blockchain e criptovalute. Sebbene siano tutti concetti collegati e collegabili tra loro, è un concetto ancora molto lontano per tante persone ed è per questo che affronteremo tutti i suoi aspetti poco per volta, dando un’attenzione particolare alle opportunità che riserva il Metaverso per le imprese.

Che cos’è il Metaverso? Il metaverso è prima di tutto un nuovo modo di connettersi con le persone.

Dove si connettono queste persone? In uno spazio digitale interconnesso da esperienze immersive di realtà virtuale e aumentata. Potrai decidere quando vuoi stare con altre persone o, al contrario, ritagliarti uno spazio per stare da solo.

A cosa assomiglia questo spazio digitale? In linea generale lo decidi tu. Puoi portare nel Metaverso ogni tipo di contenuto e oggetto digitalmente rappresentabile (come video, libri, musica, foto, arredamento, cibo ecc…) o usufruire di spazi creati ad hoc e che al momento rappresentano virtualmente la tua abituazione, il tuo ufficio, il tuo negozio.

Ecco che, in un attimo, puoi avere riunioni con i tuoi colleghi riuniti intorno allo stesso tavolo, mostrare i tuoi prodotti facendo vivere esperienze d’acquisto immersive ai tuoi clienti. Tutto questo non ha paragoni.

Il Metaverso di Facebook

Il Metaverso di Facebook è, dal momento del cambio della Company name, un insieme di applicazioni del suo gruppo (quindi Facebook, Whatsapp, Instagram e Horizon). Nella visione futuristica dell’azienda, Horizon è quella che si sposa meglio con la parte della realtà virtuale e, la sua applicazione, si avvicina meglio al concetto di Metaverso dove puoi incontrare persone sottoforma di avatar, avere conversazioni con loro, far vedere cose e avere interazioni che superano i limiti fisici che invece avresti in un contesto reale.

Quali sono le criticità? Ad ora c’è un problema di target. Nel senso che per entrare c’è una barriera all’ingresso che è segnato dall’Oculus, il visore di Meta, che seppur ha un costo relativamente accessibile (siamo arrivati a qualche centinaio di euro, rispetto alle migliaia che servivano all’inizio), segna un ostacolo non proprio così scontato. Indossare un hardware e imparare ad usare i joystick non è un passaggio così semplice come lo è stato ai tempi il salto generazionale che ha portato dagli sms a WhatsApp. O dal caricamento delle foto alle schede prodotto sui social. Questo senso di occlusione è stato al centro delle attività di Meta; infatti già l’anno scorso abbiamo visto la collaborazione con Rayban che ha portato in commercio un modello di occhiali da sole molto più pratico e che tendenzialmente trova il consenso di più persone.

Il Metaverso di Microsoft

C’è poi un’altra corrente di pensiero che è quella dei Metaversi più orientata alla realtà aumentata. Ovvero: sono nel mondo reale e aumento la realtà inserendo informazioni virtuali. Questa è la corrente di pensiero con cui Microsoft, con l’impiego del visore Hololens, altera la parte di realtà con oggetti virtuali. E questa parte sposa molto bene il concetto di Metaverso per le imprese (call, meeting, consulenze ingegneristiche e mediche ecc).

Le opportunità del Metaverso per le imprese

Ti faccio un esempio: oggi se hai una qualsiasi necessità sul lavoro o hai bisogno di fare un brainstorming scriveresti a un collega, organizzeresti una chiamata su Zoom o Meet. E se questo collega potesse materializzarsi accanto a te sotto forma di avatar 3D e potesse avere accesso a tutte le tue informazioni, contribuendo in tempo reale alla risoluzione del problema?

Potrai chiederti: ma perché devo vedermi nel Metaverso sotto forma di personaggio animato, quando su Zoom o Meet possiamo vederci per quello che siamo realmente? Perché fondamentalmente tu parli ad uno schermo, una barriera che invece non avresti nel Metaverso. Inoltre, voglio ricordarti che questo è solo l’inizio. Pensa ai giochi della Play Station 1 rispetto a quelli della Xbox. Ho reso l’idea?

Uno dei vantaggi del Metaverso per le imprese è proprio il concetto di spazialità e comunicazione interpersonale: restituire quel senso di presenza che manca alle interazioni mediate da computer e smartphone a cui ci ha abituati la pandemia. Capire il vantaggio che questo mondo ha prima di tutto sulla singola persona rende più facile e potenzialmente infinito l’adozione sui diversi modelli di business.

Ciò si traduce in interessanti opportunità anche per la vendita di beni e servizi. Lo vediamo con l’evoluzione del social commerce, dove l’intera esperienza di acquisto si sta sviluppando direttamente sui social invece che sul sito e-commerce. Tuttavia, è dimostrato che le vendite online di brand che impiegano la realtà aumentata e l’uso del 3D aumentano le vendite perché generano un’esperienza d’acquisto più interattivo e dinamico.

Cosa cambia per le aziende e i brand

La prima interpretazione che è stata data al momento del suo “debutto in società” è relativa alle gamification, non solo perché l’adozione di massa coinvolge proprio la fascia d’età del gaming, ma perché è un settore già abituato a queste logiche.

Tuttavia, da quando è stato annunciato ad oggi quello che oggi puoi fare è già tanto. Dai videogiochi ai concerti/eventi, dai viaggi alle attività sportive, dallo smartworking all’andare al cinema. L’unico limite è la creatività.

Con lo sviluppo del Metaverso, cresce anche:

  • la richiesta di showroom virtuali, lo abbiamo visto con Benetton per la Milano Fashion Week;
  • soluzioni di virtual try-on che dà la possibilità di provare un make-up o un capo d’abbigliamento prima di acquistarlo;
  • soluzioni di realtà aumentata per vedere nel proprio spazio fisico un arredamento o l’ampiezza di un camion di traslochi;
  • luoghi brandizzati in cui i consumatori possono interagire direttamente tra di loro per accrescere il senso di community.
  • l’adozione di NFT che portano nel digitale il concetto di scarsità legato al valore stesso del prodotto

Ci immaginiamo un futuro dove la mattina ti alzi, indossi probabilmente un occhiale e vivrai una vita fusa tra reale e digitale. Cosa vuol dire tutto ciò? Che il tuo occhio continuerà a percepire la realtà correttamente mista però a contenuti olografici che appariranno intorno a te e che saranno di varia natura: intrattenimento, educazione, formazione, informazioni aggiuntive geolocalizzate, esperienze d’acquisto, gestione personale e lavorativo. Richiede tempo ma sarà un trasporto naturale ed inevitabile.

Anche le aziende più tradizionali possono creare nuovi business nel Metaverso e creare esperienze ancora più coinvolgenti e sicure per i propri clienti, accompagnandoli in ogni punto del percorso, dal più semplice interesse all’acquisizione e fidelizzazione. Hai un progetto innovativo da lanciare nel Metaverso o vuoi rendere più interattivo il tuo e-commerce con la Realtà Aumentata? Non ti resta che presentarci la tua idea!

Condividi